venerdì 29 agosto 2014

#LaMiaFestaU Rozzano: "Sei pronto a cambiare?". No, non proprio...

Anche Rozzano e i "rozzanesi" contribuiscono alla riuscita (o anche no) della Festa de L'Unità 2014 al Carroponte di Sesto San Giovanni.
Il loro contributo sarà particolarmente significativo per... non essere assolutamente centrato!
Selezionati perché dovevano esserci, il loro contributo ai dibattiti sarà per tematiche per le quali scappa, per lo meno, il sorriso (beffardo).
Si parte il 31 agosto, dove, per il tema "SERVIZI PUBBLICI LOCALI, QUALE FUTURO?", è stato chiamato un'autorità in materia: Vito Ancora, definito "consulente aziendale". Dopo aver contribuito a far fallire Genia spa di San Giuliano, Rete srl, Api srl e ridotto Ama Rozzano spa in ginocchio, si sente in dovere di dare il suo contributo all'ulteriore depauperazione dei comuni e delle amministrazioni locali. In qualità di pretendente alla carica di primo cittadino di Segrate, studia per condurre le partecipate stando dall'altra parte della scrivania, magari costruendo, come in passato, castelli di partecipazioni per non far figurare che si starà dando appalti.
A seguire il 4 settembre, l'apoteosi.... Sul tema della "SHARING MOBILITY LA MOBILITÀ DEL FUTURO" un campione del cazzeggio e della vacuità: Massimo D'Avolio. Di un tema di cui non sa nulla (ma non è niente di nuovo) e di cui si è sempre disinteressato nonostante le sollecitazioni durante il "ventennio", esibirà il solito "....è un tema complesso", e il "...non so come dire" per intrattenere gli astanti e annoiare il resto degli interlocutori, dall'alto del suo ultimo acquisto, una Smart elettrica da 20mila euro, che pensa dargli l'autorevolezza per il dileggio della materia.
Chiediamo sin d'ora scusa a Bruno Rota, presidente ATM, e Benedetta Arese Lucini general manager Uber Italia. Non a Matteo Mauri, il deputato amico, che è probabilmente colpevole di questa situazione....
Altri "rozzanesi" di cui parleremo nel prossimo futuro nel dettaglio che dilettano i palchi della festa sono l'avvocato Carlo Cerami (1 settembre), cresciuto a pane e PII rozzanesi, l'architetto Massimo Sacchi (13 settembre), ex sindaco di Settimo con uno studio che si è fatto con la storia edilizia recente di Rozzano, Fabio Massa (direttorissimo del foglietto ViviRozzano), come moderatore il 14 settembre, Barbara Agogliati, in qualità di sindaco giovane intervistatore il 15 settembre.
Al di là di ciò, molti incontri interessanti con attori della società e dell'economia con contenuti e argomentazioni coerenti e approfondite.
Il programma completo QUI.
Insomma, una festa un po ipocrita, che richiama il giornale, chiuso il 31 luglio scorso, fondato da Gramsci il 12 febbraio 1924 (che nel 1991, direttore Massimo D'Alema, cambia sottotitolo, da "Giornale del Partito Comunista Italiano" a "Giornale fondato da Antonio Gramsci"!), che son riusciti a far fallire nonostante i contributi pubblici (oltre 3 milioni di euro), che strizza l'occhio alla sinistra interna (che si propone nel programma con una tre giorni di "Festa rossa" ad ottobre), vessata e ghettizzata da parte di un partito sempre più uguale alla "balena bianca" e sempre meno "socialista".
Renzi disse: «Dobbiamo tutelare un brand, abbiamo bisogno di ripartire... ». E ancora Francesco Bonifazi, tesoriere del partito, assicura: «Stiamo lavorando perché l'Unità non scompaia, perché rimanga vivo un pezzo di storia della sinistra. Lo faremo in un'ottica di vero risanamento e con un approccio molto professionale, senza ripetere gli errori di un tempo».
Dunque bisognava sfruttare «il marchio» e incassare denari. Ma intanto il giornale è morto.
Ecco, forse, la ragione delle feste postume, forse. Tutelare il "brand".
Con le spese (e i finanziamenti indiretti?) coperte - tra gli altri - da una selva di cooperative di costruzione, molto presenti a Rozzano, che fan bella mostra di loro sul programma della festa, le quali, invece d'esser sostenitori dello "sharing", asse portante dell'iniziativa, sono attori del "consuming" (territorio)...
Un partito in crisi di identità. Di Governo, ma anche no (grazie). Forse da riformare/rifondare.
RP

2 commenti:

  1. Ma se a Rozzano non c'è un piano del traffico e hanno fatto riempire come un uovo il terreno utilizzato da humanitas dove per arrivare si rischia il soffocamento ed è stato utilizzato il parco Agricolo Sud Milano per fare parcheggi: uno da 12.900 metri quadrati per gli utenti e un altro non so di quanti metri per i dipendenti. D'Avolio non ha mai detto beh sulla situazione del traffico a Rozzano

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  2. che fortuna, non avranno fatto parlare d'avolio....

    http://www.ilgiorno.it/sesto/uber-tassisti-contestazione-1.180366



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