giovedì 7 giugno 2012

Il PD contro il bioreattore di Lacchiarella? Un partito di lotta ma con voglia di governo dei processi.

Massimo D'Avolio, in qualità di presidente dell’assemblea dei sindaci del Parco Agricolo sud Milano, si esprime contro il bioreattore di Lacchiarella. Dal sito del "PD Città Metropolitana" raccogliamo la loro posizione, mediata dal nostro Primo Cittadino.
Questo impianto non è necessario, ma occorre "incentivare la raccolta differenziata come prevede il piano provinciale dello smaltimento dei rifiuti e pensare a un nuovo modo di gestione", sostiene D'Avolio.
Anche la stampa riprende la posizione che, a metà mese, potrebbe portare ad una richiesta di annullamento delle autorizzazioni.
Il PD, però, si esprime a favore del Piano Provinciale dei Rifiuti, approvato nel gennaio 2009, che però scatenò molte polemiche per la consistente previsione di aumento della quantità di rifiuti che avrebbe comportato la costruzione di altri inceneritori (dalla sintesi del Piano: "Al fine di ottimizzare il recupero energetico a scapito dello smaltimento in discarica il Piano evidenzia un fabbisogno di termodistruzione non soddisfatto; il recupero energetico potrà anche essere conseguito attraverso l’impiego di CDR in co – combustione in impianti industriali non dedicati.").

Nell'interrogazione regionale del PD Franco Mirabelli, infatti, non si dice "non facciamo l'impianto, ma si chiedono garanzie. Il parere positivo dell'Arpa all'impianto, d'altronde, ha già portato più avanti la fattibilità, salvo poi ricevere una sentenza negativa dal TAR.
Intanto a Milano l'assessore Maran punta al 65% di raccolta differenziata, e comincia con una sperimentazione nel quartiere Primaticcio con il metodo del porta-a-porta. Tale pratica farà aumentare l'umido, e necessietrà di un trattamento. Il bioreattore di Lacchiarella e Pisapia (con A2A) - che non ascolterà i sindaci del Parco Sud - puntano e si stanno impegnando in quella direzione, per non disperdere l'eccitazione del tentativo. "La raccolta separata dei rifiuti organici e il loro conferimento ad appositi impianti di trattamento consentirá di produrre fertilizzante naturale per le coltivazioni e per gli orti urbani e il recupero di energia mediante la produzione di biogas."
L'umido di Milano, circa 1,4 milioni di abitanti sui 3,1 della Provincia tutta, ha sicuramente un peso maggiore dei 61 Comuni del Parco Sud.
Previsioni?
Un pò di can-can per tener buoni i cittadini "sudisti", un ripensamento sulla localizzazione (non necessariamente un ri-localizzazione), bocconcini e crocchette per i PD locali e via.... il bioreattore si farà.
D'altronde, se lo guardiamo a livello di provincia il tutto ha un senso:
- sposi la raccolta differenziata;
- chiedi che i comuni si impegnino;
- si impegna il Comune più grande....
...non fai fallire tutto per un "piccolo impatto locale"!
Una affermazione lineare dal PD Provinciale sarebbe: "cari cittadini, visto che dobbiamo conseguire i risultati che ci siamo preposti e che sottoscriviamo con il piano provinciale, prenderemo in considerazione tutte le precauzioni possibili, ma l'impianto s'ha da fare!".
D'altronde il consigliere PD Brembilla in Provincia ed i suoi colleghi si sono "solo" astenuti sull'adeguamento del Cap. 9 del Piano per i criteri sulla nuova localizzazione degli impianti..... (info puntuali grazie al report del Consigliere IdV Luca Gandolfi).
Un pò di realismo anche in politica sarebbe opportuno, ma la sindrome di NIMBY (Not In My Back Yard, non nel mio cortile) attanaglia il Paese, ed il PD e i partiti di governo devono giocare una partita difficile per riportare la discussione su un terreno di pragmatismo. Già è difficile anche per una strada, figuriamoci sui rifiuti: nessuno li vuole ma tutti li producono.
A D'Avolio, dunque, lo scomodo e difficile ruolo del chihuahuà: can che abbaia non deve mordere! 
Redazione RP

P.S. Sugli organici, ecco il passaggio chiave che anche il PD sottoscrive:
"Se si analizza l’attuale quadro della gestione dei rifiuti organici e degli scarti verdi in Provincia di Milano, si evidenzia come, a fronte di livelli di intercettazione assicurati dalle raccolte differenziate di tutto rispetto (si stima infatti un’intercettazione del 41% della frazione organica nei rifiuti e del 63% del verde), le disponibilità impiantistiche sul territorio siano decisamente carenti. 
A fronte di un fabbisogno attuale stimato pari a 262.039 t/a, all’impiantistica esistente è associata una potenzialità di trattamento di 68.000 t/a in due impianti di compostaggio di qualità di organico e verde (impianti Econord di Cologno Monzese e Fertilvita di Lacchiarella) con una potenzialità aggiuntiva di 42.400 t/a in 14 impianti semplificati per il compostaggio del solo verde. 
A fronte di previsioni di sviluppo delle raccolte nello scenario di Piano, che portano a delineare al 2011 un fabbisogno di compostaggio per 353.014 t/a, ben si comprende come sia assolutamente impellente la necessità di avviare il processo di realizzazione di nuovi impianti in Provincia (e di potenziamento degli impianti esistenti, per quanto praticabile), in modo tale da garantire adeguati sbocchi ai flussi intercettati dalle raccolte differenziate, contenendo le rilevanti necessità già esistenti di conferimento a impianti fuori Provincia. 
Il deficit di potenzialità di trattamento valutato al 2011, rispetto alle potenzialità oggi disponibili, ammonta infatti a ca. 250.000 t/a. "


Ecco lo Stato di Fatto sul Piano rilasciato di recente dalla Provincia.

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