mercoledì 20 agosto 2014

PD. La Direzione metropolitana in salsa rozzanese

Ogni partito ha il proprio Statuto, e lo mette in pratica coerentemente grazie ad una sorta di controllo democratico interno che tiene conto dei pesi e dei contrappesi tra correnti e rappresentanze.
Un partito strutturato come il Pd, pratica le regole dello Statuto in conformità ad un documento di particolare valore come il Codice Etico.
Ebbene, nonostante sia così super dotato non riesce (o non vuole) evitare le discrasie.
Oltre a quelle già segnalate relative ai conflitti di interesse di Barbara Agogliati, di cui il segretario metropolitano Pietro Bussolati ha fatto spallucce, e quelli passati in "prescrizione" di Massimo D'Avolio (ma che danno lo "spessore" del personaggio), ne compare un altro molto grave dal nostro punto di vista.
Tra i membri eletti dall'assemblea del 2 dicembre 2013 alla Direzione Metropolitana, eletti su proposta delle zone, compare (per l'area rozzanese!!!) Patrizia Bergami, dirigente a tempo determinato del Comune di Rozzano appena riconfermata per il dodicesimo anno. Insomma, ora ci si spiega la reiterazione alle stesse condizioni.
All'art. 2 comma 1 del Codice Etico si dice: "Le  donne  e  gli  uomini  del  Partito  Democratico  sostengono l’autonomia  della politica, perché sia credibile e rafforzi il rapporto di fiducia con i cittadini. Ritengono che la politica debba assolvere la sua funzione pubblica senza essere subalterna ad alcuno".

Il partito non gli ha garantito (!) la possibilità di partecipare ad un concorso per mettere a frutto le sue competenze, ma, eleggendola per la zona per la quale lavora alla Direzione del partito, ha messo a punto un perverso sistema per il quale lo "spoil system" in realtà diventa roba vecchia: non solo si scelgono persone di fiducia, ma li peschiamo tra i dirigenti del partito. Ovviamente in contraddizione con il famoso Codice Etico di cui sopra, che evitano bene di praticare, ma che torna buono per la propaganda di superiorità "della razza".
S. Lo Giudice
Tra i membri della Direzione Metropolitana vi è anche il neo consigliere comunale Antonio La Gamba, oltre al membro di diritto D'Avolio, al neo Sindaco Agogliati e all'ex vice sindaco Errico Gaeta.
Certo, anche le altre forze politiche non saranno scevre da difetti e/o contraddizioni, ma quando sei forza di Governo e pensi d'avere ancora una certa "superiorità morale" dovresti per lo meno tenerne conto.
Sergio Lo Giudice, costituente Pd, disse: "L’Assemblea Costituente del PD, di cui ho avuto l’avventura di fare parte, ha approvato un Codice Etico che definisce in modo chiaro chi può essere candidato e chi no (a tutti i ruoli pubblici ed interni al partito, ndr). Lo si tiri fuori e lo si usi, senza logiche forcaiole ma con rigore e determinazione. Non basta l’onestà del passato a garantire il futuro: anche il PSI di Craxi proveniva da una storia gloriosa".
L.Lotti
Ed ancora, Luca Lotti, il sottosegretario a cui è affidata nel Pd l'organizzazione, ha un ruolo-chiave e nelle riunioni che già ci sono state a seguito dei gravi episodi di corruzione che hanno coinvolto il partito per le vicende Expo, Mose etc., e, nei giorni scorsi, ha incalzato: "Le parole di Matteo contro la corruzione sono un monito, ora diamoci da fare". Significa che la pulizia deve cominciare. Ogni strumento va affinato, corretto, messo a punto: il codice etico e lo Statuto sono da cambiare e soprattutto da attuare.
Ecco.
RP

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